12 maggio 2013

"LA BASILICA DI VALDOCCO CENTRO DI COESIONE E DI FONTE DI GRAZIA" (Don Egidio Viganò)



"La famosa espressione HIC DOMUS MEA, INDE GLORIA MEA (qui è la mia casa, da qui si espande la mia gloria) ha un significato teologale e storico non indifferente per la vitalità del carisma salesiano nel mondo.

La scritta contorna 

E' opportuno rifarsi, qui, a una teologia del tempio, come espressione geograficamente incarnata di una speciale presenza di Dio, delle sue iniziative gratuite, di luogo sacro con materni interventi di Maria o con l'intercessione di determinati Santi.

Volgiamo lo sguardo a tanti santuari del mondo, soprattutto a quelli edificati in onore della Vergine Maria.

Questo tipo di riflessione teologica noi lo dobbiamo approfondire in riferimento al Santuario dell'Ausiliatrice a Valdocco, che proclama prodigiosamente l'aiuto di Maria nella nascita e diffusione del nostro carisma.

Don Bosco ci assicura che l'edificazione di questo tempio, consacrato il 9 giugno 1868 (giorno di Paradiso), gli è stata suggerita dall'alto: egli ha potuto portarla a termine in soli tre anni per il continuo e portentoso intervento di Maria.

Vedete questa chiesa? -ripeteva- Maria vi concorse in modo mirabile e la fece venir su, direi, a forza di miracoli...
Né i favori di Maria cessarono al compimento della fabbrica: anzi continuano più di prima.
Sono cose che fanno piangere di tenerezza.
(MB 16,285)

A ragion Don ceria scrive: Chiesa veramente miracolosa questa di Maria Ausiliatrice: miracolosa, per essere stata mostrata molto tempo prima al Santo nel suo luogo e nella sua forma; miracolosa nell'erezione, perché a don Bosco, povero e padre di poveri, solo mezzi provvidenziali permisero di innalzarla; miracolosa per il fiume di grazie che non ha cessato mai di scaturire da lei come da fonte inesauribile.

Dunque, il nostro Padre Don Bosco parla di questa Casa mariana come di presenza viva, zampillante di grazia, di rilancio continuo di operosità apostolica, di clima di speranza e di volontà d'impegno per la Chiesa e per il Papa.

Penso che dovremmo riflettere di più sulle conseguenze spirituali che ha per Don Bosco (e per noi) il fatto della costruzione di questo tempio, il suo significato effettivo e la sua funzione frontale nella configurazione definitiva del suo carisma e le conseguenze concrete nella fondazione e sviluppo della Famiglia Salesiana.

L'erezione della Basilica di Valdocco è un evento che ha inciso particolarmente nella lunga e difficile opera di fondazione della Famiglia Salesiana da parte del nostro Padre.
Non è semplicemente la edificazione materiale di una chiesa, ma un dato carismatico di intensa esperienza di fede che ha concorso a definire la sua personalità di Fondatore.

E' soprattutto con la peculiare interiorità vissuta in questi tre anni di fatica e di fiducia mariana che Don Bosco imparò a considerare la presenza materna di Maria come la conferma più chiara che l'opera sua era voluta dal Signore:

Maria ha fatto tutto; è madre e sostegno della nostra Famiglia; non possiamo errare, è Lei che ci guida; in questa chiesa non c'è mattone che non sia segnato da qualche grazia; l'estendersi della Famiglia Salesiana deve dirsi istituzione sua; è la Fondatrice e sarà la Sostenitrice delle nostre opere, la nostra Guida, la nostra Maestra; solo in cielo noi potremo, stupefatti, conoscere ciò che Essa ha fatto; ci vuole troppo bene, Madre, Madre!"


(Don Egidio Viganò - Lettere sull'Adma)


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