16 maggio 2018

Novena a Maria Ausiliatrice 2018 /2

MADRE PER TUTTI, 
NESSUNO ESCLUSO


La novena di quest'anno prende le mosse dalla proposta pastorale salesiana per il 2018 sulla Chiesa, vista come "Casa per molti, madre per tutti, nessuno escluso".
Anche Maria Santissima, figura e modello della Chiesa (come la definisce il Vaticano II) è madre per tutti, senza eccezioni. Riflettiamo allora sulla figura di Maria Ausiliatrice in chiave salesiana, ma, prima ancora e soprattutto, "materna".
Buona novena a tutti!





PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE COMPOSTA DA DON BOSCO

O Maria, Vergine potente, 
Tu grande illustre presidio della Chiesa; 
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; 
Tu terribile come esercito schierato a battaglia; 
 Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; 
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze 
difendici dal nemico 
e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso!  




La maternità è servizio, perché essere madri è essenzialmente questo: amare e dare la vita non solo nel senso di mettere una creatura al mondo, ma di spendere tutta la propria esistenza per i figli, rimanendo madre "a tempo indeterminato". 
Maria è stata Madre così, per Gesù, accompagnandolo lungo tutto il tragitto della vita, anche quando ormai il Cristo era adulto e stava seguendo la propria strada. I Vangeli ci presentano la Vergine a Cana di Galilea, ma ce la fanno intuire sempre e comunque sulle orme di Cristo, come quando Matteo annota: «Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli» (Mt 12, 16) o come quando gli Evangelisti la annoverano fra i pochi intimi che seguivano Gesù lungo il tragitto del Calvario e poi ai piedi della Croce. 
Mentre Gesù aiutava Maria a progredire nella fede, Maria aiutava Gesù, rimanendogli vicina mentre in molti lo consideravano un folle, un esaltato, un idolatra. Questa vicinanza, questo «prolungamento della maternità» [1], questo tacito incoraggiamento al Figlio a proseguire su un cammino tanto strano agli occhi del mondo, ma nella certezza che fosse voluto dal Padre, ci ricorda che la Madonna aiuta noi, suoi figli, nel fare la volontà di Dio, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Ma bisogna anche credere che veramente Lei sia accanto a noi, che rimanga sempre presente nelle faccende ordinarie e straordinarie della nostra vita. 
Forse Gesù e Maria avranno trascorso dei momenti di dialogo, di confronto, durante gli anni della vita pubblica del Messia: una modalità che bisogna imparare a calare nel proprio quotidiano. Vivere con Maria, sentirla come presenza invisibile agli occhi, ma concreta per il cuore, per lo spirito; parlare con Maria dei propri problemi, affidarle le necessità, confidarle le gioie, chiederle consiglio. Come si fa con una mamma. 
E una madre non rifiuta il proprio aiuto a un figlio che la invoca, se è vero che san Bernardo di Chiaravalle ha scritto nel suo Memorare: «non si è mai udito al mondo che alcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia chiesto il tuo soccorso, e sia stato abbandonato» . E Don Bosco, ne Il giovane provveduto, narrava di come san Francesco di Sales, ancora giovane studente laico, recitando questa preghiera in un momento di grave sconforto spirituale, fosse stato immediatamente liberato da una tentazione [2]. 
E che Maria sia veramente vicina ai suoi figli, lo testimonia anche quanto don Bosco stesso vide e disse trovandosi a Nizza, in visita dalle Figlie di Maria Ausiliatrice: «La Madonna è veramente qui, qui in mezzo di voi! La Madonna passeggia in questa casa e la copre con il suo manto» [3].
Facciamo che anche nelle nostre case Maria passeggi, ci protegga, ci guidi, ci sorregga nel cammino della fede, fatto di momenti di gioia, ma anche di incomprensione, di dolore. Il suo amore materno sia per noi consolazione e speranza nell'Amore di Dio che non ci abbandona mai.



[1] Giorgio Gozzelino, Ecco tua Madre! Breve saggio di mariologia sistematica, Elledici, 1998, p. 87.
[2] Giovanni Bosco, Il giovane provveduto, OE XXXV,3, p. 264.
[3] Memorie Biografiche, XVII, 557.

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