16 maggio 2018

Novena a Maria Ausiliatrice 2018 /2

MADRE PER TUTTI, 
NESSUNO ESCLUSO


La novena di quest'anno prende le mosse dalla proposta pastorale salesiana per il 2018 sulla Chiesa, vista come "Casa per molti, madre per tutti, nessuno escluso".
Anche Maria Santissima, figura e modello della Chiesa (come la definisce il Vaticano II) è madre per tutti, senza eccezioni. Riflettiamo allora sulla figura di Maria Ausiliatrice in chiave salesiana, ma, prima ancora e soprattutto, "materna".
Buona novena a tutti!





PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE COMPOSTA DA DON BOSCO

O Maria, Vergine potente, 
Tu grande illustre presidio della Chiesa; 
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; 
Tu terribile come esercito schierato a battaglia; 
 Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; 
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze 
difendici dal nemico 
e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso!  




La maternità è servizio, perché essere madri è essenzialmente questo: amare e dare la vita non solo nel senso di mettere una creatura al mondo, ma di spendere tutta la propria esistenza per i figli, rimanendo madre "a tempo indeterminato". 
Maria è stata Madre così, per Gesù, accompagnandolo lungo tutto il tragitto della vita, anche quando ormai il Cristo era adulto e stava seguendo la propria strada. I Vangeli ci presentano la Vergine a Cana di Galilea, ma ce la fanno intuire sempre e comunque sulle orme di Cristo, come quando Matteo annota: «Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli» (Mt 12, 16) o come quando gli Evangelisti la annoverano fra i pochi intimi che seguivano Gesù lungo il tragitto del Calvario e poi ai piedi della Croce. 
Mentre Gesù aiutava Maria a progredire nella fede, Maria aiutava Gesù, rimanendogli vicina mentre in molti lo consideravano un folle, un esaltato, un idolatra. Questa vicinanza, questo «prolungamento della maternità» [1], questo tacito incoraggiamento al Figlio a proseguire su un cammino tanto strano agli occhi del mondo, ma nella certezza che fosse voluto dal Padre, ci ricorda che la Madonna aiuta noi, suoi figli, nel fare la volontà di Dio, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Ma bisogna anche credere che veramente Lei sia accanto a noi, che rimanga sempre presente nelle faccende ordinarie e straordinarie della nostra vita. 
Forse Gesù e Maria avranno trascorso dei momenti di dialogo, di confronto, durante gli anni della vita pubblica del Messia: una modalità che bisogna imparare a calare nel proprio quotidiano. Vivere con Maria, sentirla come presenza invisibile agli occhi, ma concreta per il cuore, per lo spirito; parlare con Maria dei propri problemi, affidarle le necessità, confidarle le gioie, chiederle consiglio. Come si fa con una mamma. 
E una madre non rifiuta il proprio aiuto a un figlio che la invoca, se è vero che san Bernardo di Chiaravalle ha scritto nel suo Memorare: «non si è mai udito al mondo che alcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia chiesto il tuo soccorso, e sia stato abbandonato» . E Don Bosco, ne Il giovane provveduto, narrava di come san Francesco di Sales, ancora giovane studente laico, recitando questa preghiera in un momento di grave sconforto spirituale, fosse stato immediatamente liberato da una tentazione [2]. 
E che Maria sia veramente vicina ai suoi figli, lo testimonia anche quanto don Bosco stesso vide e disse trovandosi a Nizza, in visita dalle Figlie di Maria Ausiliatrice: «La Madonna è veramente qui, qui in mezzo di voi! La Madonna passeggia in questa casa e la copre con il suo manto» [3].
Facciamo che anche nelle nostre case Maria passeggi, ci protegga, ci guidi, ci sorregga nel cammino della fede, fatto di momenti di gioia, ma anche di incomprensione, di dolore. Il suo amore materno sia per noi consolazione e speranza nell'Amore di Dio che non ci abbandona mai.



[1] Giorgio Gozzelino, Ecco tua Madre! Breve saggio di mariologia sistematica, Elledici, 1998, p. 87.
[2] Giovanni Bosco, Il giovane provveduto, OE XXXV,3, p. 264.
[3] Memorie Biografiche, XVII, 557.

15 maggio 2018

Novena a Maria Ausiliatrice 2018 /1

MADRE PER TUTTI, 
NESSUNO ESCLUSO


La novena di quest'anno prende le mosse dalla proposta pastorale salesiana per il 2018 sulla Chiesa, vista come "Casa per molti, madre per tutti, nessuno escluso".
Anche Maria Santissima, figura e modello della Chiesa (come la definisce il Vaticano II) è madre per tutti, senza eccezioni. Riflettiamo allora sulla figura di Maria Ausiliatrice in chiave salesiana, ma, prima ancora e soprattutto, "materna".
Buona novena a tutti!




PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE COMPOSTA DA DON BOSCO

O Maria, Vergine potente, 
Tu grande illustre presidio della Chiesa; 
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; 
Tu terribile come esercito schierato a battaglia; 
 Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; 
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze 
difendici dal nemico 
e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso!  



Maria è donna dell'accoglienza: con prontezza aderisce al progetto di Dio su di lei, accettando di ospitare nel proprio grembo il Verbo che si fa Carne. 
Maria è dunque donna della disponibilità, dell'apertura mentale e spirituale: le possibilità impensate che Dio le prospetta attraverso l'angelo Gabriele non la atterriscono, non la impensieriscono per il futuro. Eppure ciò che le viene detto è nuovo, importante, e anche pieno di punti interrogativi. Cosa vuol dire essere coperti dall'ombra della potenza dell'Altissimo; che significa diventare "Madre del Figlio di Dio? Cosa comporta accogliere l'altro e cosa comporta anche l'essere accolti da Dio fino al punto di diventare strumento per una missione simile? 
Se lo sarà chiesto, Maria, in quell'istante o magari dopo, oppure in entrambi i momenti. Avrà riflettuto su quanto le stava accadendo, su quanto le sarebbe accaduto. Alla fine, però, quello che conta è solo una cosa: fidarsi. Per accogliere e per essere accolti occorre fiducia. Fidarsi perché l'altro sa quello che fa. Fidarsi perché se si è scelti, allora si ha la capacità di portare a compimento la propria missione. Ma il tutto avviene in una mutua relazione di aiuto: accogliere l'altro è accettare di aiutare e di essere aiutati. Maria, come madre, sarà aiuto del Figlio che metterà al mondo: lo nutrirà, lo crescerà, lo accompagnerà nella crescita spirituale di giovane ebreo e più in generale nel cammino della vita. Ma, proprio in quanto madre del Figlio di Dio, Maria si farà anche aiutare da Lui. Maria crescerà nella fede accanto a Gesù, ascoltandolo parlare del Padre, vedendolo operare negli anni della sua vita pubblica e rimanendo discepola fedele dopo la sua morte e risurrezione. 
Anche nei nostri confronti Maria fa questo: ci aiuta a generare in noi la fede, ci offre un modello da imitare, ci addita il Figlio suo da guardare per procedere sulla strada dell'amore e della santità, ci spinge  a credere in noi stessi quando siamo tentati dal lasciar perdere, credendo di non poter fare grandi cose nella vita. Ma Maria si fa anche aiutare dai suoi figli... e nella vita di don Bosco, il più grande apostolo dell'Ausiliatrice, lo si vede chiaramente. Giovanni Bosco fu uno strumento nelle mani di Dio e di Maria per realizzare una grande opera, che sotto il segno dell'Ausiliatrice fosse di aiuto per tanti ragazzi disagiati, bisognosi di tutto, dal pane all'affetto, dall'educazione al lavoro, dal vestito al nutrimento spirituale. Il ragazzo dei Becchi, il contadino povero e orfano, fu colui attraverso il quale Maria Ausiliatrice ebbe un monumento di mattoni (la Basilica torinese) e due viventi (le Figlie di Maria Ausiliatrice e l'Associazione di Maria Ausiliatrice), per diffonderne il culto in tutto il mondo e spronare i cristiani a ricorrere a lei specialmente nei tempi difficili.
È bello pensare, anche per noi, a un rapporto di questo tipo con Maria: noi ci fidiamo di lei e lei si fida di noi. Pedaliamo in tandem, corriamo una staffetta, ci aiutiamo a vicenda. Proprio come accade in un normale rapporto tra madri e figli, relazione fatta di confidenza, di fiducia, di ascolto e di mutuo soccorso.

24 settembre 2015

Commemorazione mensile di Maria Ausiliatrice


«LA PRESENZA DI MARIA IN DON BOSCO»
s
Gianni Ghiglione
a
(tratto da Don Bosco fu un vero Salesiano?, Elledici, 2014, pp. 213-215)



Anche chi conosce poco don Bosco (la sua vita, i suoi scritti, le sue opere) sa che la Madonna, invocata come Ausiliatrice, è stata importante nella sua vita e il titolo di Maria Ausiliatrice dato alla Vergine richiama immediatamente "la Madonna di don Bosco". Vogliamo però approfondire maggiormente questo tema per cogliere quegli aspetti che hanno caratterizzato la devozione mariana vissuta e propagandata dal Santo. "Vidi una donna di maestoso aspetto, vestita di un manto che risplendeva da tutte le parti ... " (MO, 62): così gli appare nel sogno dei nove anni. "Colei che tua madre ti ammaestrò di salutare tre volte al giorno". E sarà Lei che gli indicherà "il campo dove devi lavorare" e gli suggerirà un itinerario formativo-ascetico: "Renditi umile, forte e robusto". Giovannino sulle ginocchia di mamma Margherita ha imparato a pregare Maria con le preghiere di sempre: l'Ave Maria, l'Angelus, il Rosario, vivendo fin da piccolo le feste mariane che si celebravano nelle varie parrocchie della zona.' A poco a poco la Madonna diventerà "la Maestra, senza cui ogni sapienza diventa stoltezza" [1]. 
Durante i primi anni trascorsi a Chieri per frequentare le scuole pubbliche il giovane studente aveva preso l'abitudine, ogni giorno, mattino e sera, di passare nel Duomo della città e di sostare in preghiera di fronte alla cappella dedicata alla Madonna delle Grazie. "Pregando in questa cappella insieme all'amico Comollo ottiene la luce di discernere la propria vocazione" [2] (cfr MO, 99) e può così entrare in seminario. La sera prima della partenza, mamma Margherita fece a Giovanni questo "memorando discorso": "Quando sei venuto al mondo ti ho consacrato alla Beata Vergine; quando hai cominciato i tuoi studi ti ho raccomandato la divozione a questa nostra Madre; ora ti raccomando di esserle tutto suo: ama i compagni divoti di Maria e se diverrai sacerdote raccomanda e propaga mai sempre la divozione di Maria" (MO, 103-104). Il chierico Bosco prese alla lettera quanto la mamma gli aveva consigliato ed ebbe per amici i "compagni devoti di Maria" (MO, 105); tra questi spicca Luigi Comollo con cui "recitava il Rosario o l'ufficio della Madonna" (MO, 108); le sue prime prediche furono proprio sul Rosario e la Natività di Maria (cfr MO, 109); la seconda Messa, dopo la sua ordinazione sacerdotale, la celebra "nella chiesa della Santissima Consolata, per ringraziare la grande Vergine Maria degli innumerevoli favori, che mi aveva ottenuto dal suo Divin Figliolo Gesù" (MO, 121).
L'incontro di don Bosco con il ragazzo Bartolomeo Garelli avviene nel "giorno solenne dell'Immacolata Concezione di Maria", un fatto che fu sempre letto come una grazia della Vergine che segna l'inizio dell'opera degli Oratori! Ci vorrà ancora parecchio tempo, ma soprattutto tanta forza, fede e pazienza, prima che le campane della Pasqua 1846 suonino in festa per l'arrivo di don Bosco e dei suoi ragazzi a Valdocco, alla piccola tettoia "Pinardi", acquistata la settimana precedente e salutata con entusiasmo e riconoscenza con la recita del Rosario. Qui continua, in forma più viva e intensa, il "lavoro a due" [3] tra don Bosco e Maria, invocata soprattutto con il titolo di Ausiliatrice. Questo lavoro a due durerà tutta la vita: la devozione alla Madonna - attestano persone autorevoli - era in cima ai suoi pensieri. Pareva che non vivesse che per Lei. "Quanto è buona la Madonna, diceva, quanto ci vuole bene!". Fonderà la Congregazione salesiana, di cui "Maria è la madre e il sostegno"; costruirà la basilica di Maria Ausiliatrice in Valdocco e dirà: "Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia. Maria la fece venir su a forza di miracoli!" e con santa M. Domenica Mazzarello darà vita all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, monumento vivente a "Colei che ha fatto tutto". "Don Bosco non si risparmiava: ma qualcuno nell'ombra operava con lui e per lui. Questo qualcuno era Maria Ausiliatrice. Era iniziato così [ ... ] quel 'fare le cose insieme', quella 'misteriosa cooperazione' la quale, se aveva origini che risalgono al primo sogno, ora si era fatta più forte, più continua e quasi irresistibile" [4]. 
"La santa Vergine Maria continuerà certamente a proteggere la nostra Congregazione, se noi continueremo la nostra fiducia in Lei e continueremo a promuovere il suo culto ... sia in pubblico che in privato" (MB XVII, 261). E si spegnerà affermando: "Ho sempre avuto tutta la fiducia in Maria Ausiliatrice" (MB XVIII, 533). 

 [l] Fu in occasione della festa della Maternità di Maria Santissima, celebrata a Morialdo la seconda domenica di ottobre del 1827 , che avvenne l'incontro tra Giovanni Bosco e il chierico Giuseppe Cafasso (cfr MO, 74). 
[2] Giraudo-Biancardi, Qui è vissuto don Bosco, Torino, Elledici, 2004, p. 124. 
[3] BROCARDO Pietro, Don Bosco profondamente uomo, profondamente santo, Roma, LAS 1985, pp. 117-124.  
[4] Ibidem, p.122.

24 maggio 2015

SOLENNITA' DI PENTECOSTE E FESTA DI MARIA AUSILIATRICE




 PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE
(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile
 come esercito schierato a battaglia
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






"Lo Spirito Santo ci dice che con la virtù della purità ci vengono tutti i beni. Difatti quelli che hanno la bella sorte di poter parlare con quelle anime che conservano questo prezioso tesoro scoprono una tranquillità, una pace di cuore, una contentezza tale, che superano ogni bene della terra.
Coraggio dunque, o cristiano, fa’ ogni sforzo per conservare l'inestimabile tesoro di questa virtù. Ma se vuoi consumare questa virtù bisogna che tu imiti la Regina dei Vergini".
(Don Bosco, Il mese di maggio consacrato a Maria Immacolata) 


La Solennità odierna di Pentecoste, che cade quest'anno il 24 maggio , festa di Maria Ausiliatrice, ci sospinge verso la contemplazione di un grande mistero, quello della sponsalità che lega il Paraclito alla Vergine Maria.
Lo Spirito Santo - l'Amore Purissimo di Dio Padre e di Dio Figlio - ricolma colei che è già piena di grazia e ne amplifica - se così potessimo dire - quella purezza immacolata che da sempre le è stata riservata. 
Se vogliamo "consumare" anche noi la virtù della purezza (ciascuno secondo il proprio stato), non dobbiamo fare altro che invocare lo Spirito Santo e chiedere aiuto a Maria.
Per vincere le molte tentazioni che ci impediscono di portare a pienezza, a perfezione questa virtù (questo il senso del verbo "consumare") non ci resta che affidarci a Colei che più di ogni altra creatura ha vissuto totalmente la purezza: in pensieri, parole, opere. Tutto in Maria è purissimo, senza ombra alcuna. Ogni parola uscita dalla sua bocca, ogni suo gesto, ogni suo affetto sono stati e sono di una purezza cristallina.
Solo la purezza permette ad un'anima di farsi riempire di Dio e di trasmettere Dio, di farsi "attraversare" da Lui come un cristallo puro si fa attraversare dalla luce, riflettendola in mille colori, trasmettendone le mille "sfaccettature" diverse, le varie sfumature.
La bellezza di Dio, la Sua purezza, quando "vibrano" in noi come la luce al passaggio attraverso il vetro, ci dimostrano, in questa varietà di colori ed intensità, che Dio è Unico sì, ma infinitamente inesauribile nella sua immutabile, ma variegata bellezza.
Così le nostre "sfaccettature" (le caratteristiche proprie ed inimitabili di ogni anima) non tolgono nulla a Dio, ma ce Lo mostrano in questa sua varietà e ci rammentano che lo Spirito Santo è costruttore di armonia, perché ci rende capaci di vedere Dio solo e la Sua magnificenza nelle bellezze e perfezioni delle creature.
Così, scrutando Maria Ausiliatrice, non possiamo che riconoscere la mano sapiente di Dio che l'ha creata, dello Spirito che l'ha purificata, del Figlio che ce l'ha donata per Madre.  





23 maggio 2015

NOVENA A MARIA AUSILIATRICE - nono giorno: più fede in Maria Ausiliatrice!



 PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE
(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






"Solo in cielo noi potremo, stupefatti, conoscere ciò che ha fatto Maria Santissima per noi, e le volte che ci ha campati dall'inferno; e ne la ringrazieremo per tutti i secoli eterni... Ah se tanto io, come voi, o cari figliuoli, avessimo avuto più fede, più confidenza in Dio e in Maria SS. Ausiliatrice, migliaia di più sarebbero state le anime da noi salvate!"                                                         

(MB X, 1078)


Potremo mai arrivare a conoscere, in questa vita, le grazie di cui l'Ausiliatrice ci ha beneficato? Dopo averci detto molte cose sull'assistenza costante di Maria, don Bosco ora ci fa capire che in realtà qualunque cosa noi possiamo dire del soccorso che ci reca la Vergine...in verità diremo sempre troppo poco, perché il suo aiuto supera ogni nostra aspettativa, ogni nostra capacità di comprensione, ogni nostro schema umano.
Questo tuttavia non deve abbatterci, ma spronarci.
Don Bosco conclude invitandoci ad avere più fede, più confidenza in Dio e in Maria Ausiliatrice.
Allora chiediamo al Signore di accrescere in noi la fede in Loro, affinché niente ci faccia mai dubitare che se esiste l'impossibile per l'uomo, per il Signore e per Maria Ausiliatrice non c'è limite che tenga: il loro potere è illimitato! Maria è l'Aiuto potente a cui ricorrere nei bisogni materiali e spirituali, nelle necessità spicciole ed in quelle importanti, nelle vicende personali ed in quelle collettive. Maria è la Madre che ci affianca per tutta la vita e che ci attende in Cielo, dove la contemplereme nella Sua bellezza di Regina e Ausiliatrice per tutta l'eternità.

22 maggio 2015

NOVENA A MARIA AUSILIATRICE - ottavo giorno - Maria regina e ausiliatrice



 PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE
(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






"Perchè è regina Maria? Perchè stassi a destra di Gesù in veste dorata, circondata di varietà? Ella è regina per la grande potenza che ha nel cielo come Madre di Dio; ella sta seduta a destra di Gesù per placarne lo sdegno, per aiutarci nelle nostre miserie, per essere nostra ausiliatrice, nostra sovrana avvocata."                                                         

(Don Bosco, Meraviglie della Madre di Dio, 204-205)


C'è un nesso tra la regalità di Maria e il suo titolo di "Ausiliatrice" nostra.
Una regina non sarebbe tale se non disponesse del potere di correre in soccorso dei suoi sudditi. Ovviamente questo è un potere "derivato", perché esso spetta in realtà solo al re, ma Dio ha scelto Maria come Madre del Suo Figlio e dunque, potremmo dire, l'ha scelta anche quale regina al suo fianco.
Se Dio governa in virtù della sua onnipotenza per natura, Maria Ausiliatrice governa per la sua onnipotenza di grazia.
E' un grande mistero, che però può essere utile per comprendere quale sia l'estensione della capacità della Vergine di offrirci aiuto: infinita, senza limiti.
Come è senza limiti per natura quella di Dio, quella di Maria è infinita per grazia.
Come è senza misura il desiderio divino di soccorrere le creature e di trarle in salvo, così è senza misura il desiderio materno di Maria di condurci al porto sicuro del Paradiso, venendo dunque in nostro aiuto nelle nostre necessità.
E se a volte ci è difficile - perché l'orgoglio umano è uno scoglio! - accettare direttamente l'amore salvifico di Dio, San Giovanni Paolo II scriveva nella Dives In Misericordia che ci è molto più facile accettare quellol che ci viene dalla Madre (cfr. Dives in Misericordia n. 9).
In realtà si tratta dello stesso amore, perché Maria non fa che mostrare Dio, che donarci Dio stesso (e lo ha fatto letteralmente mettendo al mondo il Verbo Incarnato!), ma la sua tenerezza, la sua dolcezza, la sua femminilità, sciolgono spesso le resistenze dei peccatori più incalliti.
Penso a fatti miracolosi, come la conversione dell'ebreo Ratisbonne davanti al quadro della Madonna del Miracolo, nella Chiesa romana di Sant'Andrea delle Fratte, che bene danno dimostrazione pratica di quanto il Magistero afferma.
Lasciamoci raggiungere dall'amore di Maria Ausiliatrice. E' un amore che ci conduce alla salvezza, perché ci porta l'amore salvifico di Gesù, perché fa nascere nelle nostre vite quel Gesù che è nato dal grembo della Vergine.
Quale aiuto più grande ci poteva offrire Maria, se non proprio il Figlio, l'Emanuele, Gesù, ossia "Dio salva"?

21 maggio 2015

NOVENA A MARIA AUSILIATRICE - settimo giorno: Le parole da scolpire nel cuore




 PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE
(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






"Vi ripeterò che per il fine di questa novena che è ancora in corso, vi scolpiate nel cuore queste parole: Maria Auxilium Christianorum, ora pro me: e che le recitiate in ogni pericolo, in ogni tentazione, in ogni bisogno e sempre; e che domandiate a Maria Ausiliatrice anche la grazia di poterla invocare. 
Ed io vi prometto che il demonio farà bancarotta. Sapete che cosa vuol dire che il demonio farà bancarotta? Vuol dire che non avrà più alcun potere sopra di voi, non riuscirà più a farvi commettere alcun peccato, e dovrà ritirarsi. 
Io intanto nel santo Sacrificio e negli altri esercizi di pietà vi raccomanderò tutti al Signore perchè  vi aiuti, vi benedica; vi protegga, e vi conceda le sue grazie per mezzo di Maria Santissima."                                                         

(MB XIII, 411)


Possiamo star certi che don Bosco mantiene le sue promesse: ora che è in Paradiso si ricorda anche di noi, e dal Cielo ci raccomanda a Dio, affinché ci dispensi, per mezzo dell'Ausiliatrice, le grazie a noi necessarie.
Per don Bosco la parola "devozione" non era proferita attribuendole il significato a volte un po' superficiale che noi intendiamo. Devozione non è semplicemente una preghiera da recitare solo con le labbra. E' un affetto, una fiducia sconfinata da scolpire nel cuore, affinché pregare diventi amare e amare sia pregare, cosicché ogni momento, se trascorso nell'amore verso l'oggetto della devozione, si tramuti in preghiera.
In sintesi, essere devoti di Maria Ausiliatrice è amarla, e amarla sempre. Amarla sempre è sentirla accanto come Madre premurosa in ogni circostanza del quotidiano, dalle situazioni delicate a quelle ordinarie e tranquille; amarla sempre significa trasformare ogni nostro "istante d'amore" in una richiesta a Lei, in una preghiera continua.
Don Bosco ha amato così l'Ausiliatrice: ne aveva il nome sempre sulle labbra; la portava nel cuore in ogni momento; in tutti ha cercato di inculcare questa sua stessa incrollabile fiducia e questo suo affetto per la Madre di tutto il genere umano.
Il bambino si sente al sicuro quando ha la sua mamma vicino a sé; perché noi non dovremmo sperimentare questa gioia, questa serenità?
Pensare alla propria vita come un cammino durante il quale Maria Ausiliatrice ci affianca come fa una madre col suo bimbo può cambiare radicalmente la prospettiva da cui guardiamo e con cui affrontiamo l'esistenza.
Questo non ci risparmierà forse dolori e difficoltà, come d'altronde non le risparmiò neanche a don Bosco, ma lui poteva veramente dire: "Madre mia, fiducia mia"! con la serenità dei santi che sanno di non essere mai soli, ma che, anzi, proprio quando maggiore è il bisogno e più intensa è la sofferenza, sono sicuri che la Madre sia lì con loro, "chinata" sul loro dolore...
Proviamo a fare "esercizio" della presenza della Madre al nostro fianco.
Proviamo a ricordare, di tanto in tanto nel corso della giornata: "L'Ausiliatrice è qui, accanto a me, perché è veramente vicina a ciascuno dei suoi figli".
Certamente Maria premierà la nostra fiducia, facendoci gustare un po' dell'infinita dolcezza del suo abbraccio materno.
Quello stesso abbraccio in cui ora stringe don Bosco, suo apostolo infaticabile.